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 | veronica | Iscritto il: | 05 aprile 2003 | Messaggi: | 75 | Località: | salerno/morrone (dipende) | Attività: | 1.2% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | x pepp peo | Inviato il: | 19 ottobre 2005 20:04:42 |
| si gruoss!!!!!
GRAZIE!!!!!!!!!!!! |
|  | |  |  | Rocks | Iscritto il: | 23 gennaio 2003 | Messaggi: | 55 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 0.8% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | Grazie! | Inviato il: | 19 ottobre 2005 16:13:10 |
| Grazie cavà |
|  | |  |  | enzo abitabile | Iscritto il: | 04 gennaio 2005 | Messaggi: | 15 | Località: | p.tge porta 22 atico 08016 barcellona | Attività: | 0.2% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | per la parigina | Inviato il: | 18 ottobre 2005 02:16:11 |
| uè mericá la risposta alla tua grande domanda?
EEE..domanda molto complessa!!!
credo che poca gente s'ha fatto sto tipo di domanda, oppure molta gente se la fa!
Pure io come te rifletto su quest'argomento.
L'uomo sta perdendo poco a poco il contatto con la natura, non per volontà propria, stiamo implicati in una societá che ci costringe, senza rendercene conto, a dare tali passi,in poche parole c'hanno messo alle strette!
Ce da dire che il passato è passato,pero non svanisce nella nosta mente, il progresso è una delle principali cause al desguido del contatto con la naturalezza.
Quindi già non ci conformiamo-perdon,non si conformano-con un piccolo gesto per essere felici e di vivere sanamente, L'AVARIZIA ha fatto l'uomo cieco non è certo? E questo da sempre!
Come dice un verso di William Blake:
Se le porte della percezione verrebbero sgombrate tutte le cose apparirebbero all'uomo come sono,infinite.
Pero l'uomo s'é chiuso in se stesso fino al punto di guardare le cose attraverso le strette griete dells sua caverna
Ciaà mericàsouth italy |
|  | |  |  | Alessandra | Iscritto il: | 28 marzo 2003 | Messaggi: | 480 | Località: | Casale-simplyTheBest- | Attività: | 7.4% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | ...per voi | Inviato il: | 14 ottobre 2005 10:07:06 |
| "Buon giorno signor parroco, mi vorrei confessare
> - "Certo figliolo, qual è il tuo nome?"
> - "Silvio Berlusconi, padre"
> - "Ah! Il Presidente del Consiglio.... Ascolta figliolo, mi pare proprio che il tuo caso richieda una competenza superiore, credo sia meglio che tu ti rechi dal Vescovo."
Così Berlusconi si presenta dal Vescovo chiedendogli se lo poteva confessare.....
> - "Certo figliolo, come ti chiami?"
> - "Silvio Berlusconi"
> - "Il Presidente del Consiglio??? No caro mio, non ti posso confessare perché il tuo è un caso difficile, è meglio che tu vada in Vaticano."
Berlusconi va dal Papa.....
> - "Sua Santità, voglio confessarmi"
> - "Caro figlio mio, come ti chiami?"
> - "Silvio Berlusconi"
> - "Ahi, ahi, ahi, figliolo, il tuo caso è molto difficile anche per me!Guarda, qui, sul lato del Vaticano, c'è una piccola cappella. Al suo interno troverai una croce il Signore ti potrà ascoltare".
Berlusconi, giunto nella cappella, si rivolge alla croce:
> - "Signore, vengo a confessarmi"
> - "Certo figlio mio, come ti chiami?"
> - "Silvio Berlusconi"
> - "Ma chi? Il Presidente del Consiglio?
Il Presidente del Milan?? Il Presidente di Mediaset??? L'amico di Craxi, Previti e Dell'Utri????
Quello condannato a 28 mesi di carcere per finanziamento illecito ai partiti e mai andato in galera perchè il reato andrà in prescrizione????
Quello con il fratello che se la cava grazie al patteggiamento??!!?!????
Quello che va in chiesa ma è divorziato??L'operaio???????
Quello con dei processi in corso per concussione, associazione a delinquere, corruzione, falso in bilancio, abigeato??????"
> - "Ehm... sono sempre io, signore"
> - "Figlio mio, non hai bisogno di confessare, tu devi solamente ringraziare!"
> - "Ringraziare? E chi?"
> - "I Romani, per avermi inchiodato qui, altrimenti scendevo e ti facevo un culo così!!!!!"
"nel cuore dell'inverno ho finalmente capito che c'era in me una invincibile estate" |
|  | |  |  | Cavaliere | Iscritto il: | 25 gennaio 2003 | Messaggi: | 1142 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 17.6% | Stato: | Offline |
| |  | |  |  | Rocks | Iscritto il: | 23 gennaio 2003 | Messaggi: | 55 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 0.8% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | Grazie!!!!!!!!!! | Inviato il: | 13 ottobre 2005 17:28:45 |
| Un grazie di cuore alla mia bionda preferita e a Ginnarino per gli auguri di compleanno!
V teng semp ntu cor |
|  | |  |  | genny | Iscritto il: | 27 gennaio 2003 | Messaggi: | 448 | Attività: | 6.9% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | ciao rocks | Inviato il: | 13 ottobre 2005 16:17:33 |
| tanti auguri di buon compleanno "Per un’idea vale la pena di correre qualche rischio. Perché se uno per un’idea non vuole correre rischi, o non vale niente l’idea o non vale niente lui" |
|  | |  |  | Mericana | Iscritto il: | 20 febbraio 2004 | Messaggi: | 133 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 2.0% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | Ovviamente........... | Inviato il: | 13 ottobre 2005 11:00:22 |
| Buon compleanno Rocks!!!! La vita è bella! |
|  | |  |  | Mericana | Iscritto il: | 20 febbraio 2004 | Messaggi: | 133 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 2.0% | Stato: | Offline |
| |  | |  |  | Mericana | Iscritto il: | 20 febbraio 2004 | Messaggi: | 133 | Località: | Castel Morrone | Attività: | 2.0% | Stato: | Offline |
| Oggetto: | Cocaina | Inviato il: | 13 ottobre 2005 10:48:52 |
| È balzata in primo piano per alcuni recenti fatti di cronaca, ma in realtà si tratta di una presenza costante, pericolosa e ben diffusa in ambienti vicino al nostro e spesso tra persone vicine a noi. Parliamo della cocaina, principio attivo elaborato dalle foglie di coca che agisce su numerosi sistemi di neurotrasmissione come quelli della dopamina e della serotonina, provocando effetti stimolanti a livello fisico e cerebrale.
Energia, vigilanza, memoria, umore e piacere subiscono un’impennata tanto forte e immediata quanto alti sono i rischi: il consumo di cocaina può provocare infarto, ipertensione, ictus cerebrale, convulsioni, edema polmonare, tachicardia, irritabilità, tremori, impotenza, insonnia, dimagrimento, ma anche stati confusionali e situazioni psicotiche come la schizofrenia.
Questi effetti non si verificano necessariamente nel lungo periodo, né a seguito di un’overdose: una crisi può sopraggiungere anche al primo utilizzo, a seconda della risposta soggettiva alla sovrestimolazione dell’organismo.
Eppure, troppo spesso questi pericoli vengono sottostimati dai consumatori di cocaina. Ce lo conferma Riccardo Gatti, medico, psicoterapeuta e specialista in psichiatria, direttore del Dipartimento delle Dipendenze della A.S.L. Città di Milano: «la cocaina è diventata ormai un bene di consumo: chi la acquista la considera un additivo per migliorare prestazioni lavorative, sessuali o sociali. Continuando a consumarla non ci si accorge di esserne dipendenti, e intanto la droga si insinua in modo subdolo nell’organismo causando pericolosi stati psicologici come la perdita della critica e del giudizio e i continui sbalzi di umore».
Un consumatore di cocaina, insomma, altera senza rendersene conto il proprio stile di vita, la propria percezione della realtà, compiendo per impulsività azioni che prima non avrebbe mai fatto.
«Le conseguenze sono facili da immaginare, ma sul momento è difficile accorgersene», continua Gatti, «tanto più che spesso il quadro è complicato dall’abuso di alcolici e farmaci assunti per ridurne gli effetti negativi».
Insomma, chi fa uso di cocaina sta male sia fisicamente che psicologicamente, ma paradossalmente non si accorge che la causa del malessere è proprio la tanto desiderata polvere bianca.
Il fenomeno purtroppo è in continua crescita e colpisce trasversalmente, senza distinzioni di età o di classe sociale. «Negli ultimi 3 o 4 anni», spiega Gatti, «assistiamo ad una crescita esponenziale: le persone in cura in Italia per tossicodipendenza da cocaina sono passate da 33.000 a 70.000, ma quelle che non chiedono alcun aiuto sono molte di più, circa 10-15.000 nella sola Milano».
Una vera e propria epidemia, con conseguenze non solo sulle singole persone: la grande diffusione di cocaina tra la classe dirigente fornisce alla criminalità organizzata un metodo efficace per impadronirsi della società civile attraverso la creazione di una fitta rete di agganci e ricatti.
A cercare la droga non sono più solo emarginati e depressi, ma persone “normali” che vogliono solo darsi una marcia in più e superare i propri limiti.
Non esistendo alcun problema alla base, uscirne è ancora più difficile.
«La dipendenza da cocaina é una malattia vera e propria, cronica e facilmente soggetta a ricadute», conclude Gatti. «Oltretutto non esistono farmaci specifici per curarla, ma solo per contrastarne i sintomi. Chiedere aiuto è la soluzione migliore: il servizio sanitario nazionale offre servizi pubblici per le tossicodipendenze, i Sert, attivi in tutte le Asl e ben radicati nel territorio, che offrono un buon livello di assistenza grazie all’azione integrata di medici, psicologi, psichiatri e gruppi di autoaiuto. Esistono poi anche associazioni, consultori e comunità di recupero private no profit convenzionate con il SSN. Il percorso da compiere è lungo e tortuoso, ma è la strada giusta per eliminare la cocaina e il suo mondo dalla propria vita, costruendosi un’alternativa efficace per tornare a condurre una vita normale».
di Silvia Nava La vita è bella! |
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