La longa mano di sberl sulle Poste Italiane «Espresso» 11/01/04 – italy.indymedia.org/news/2004/01/460216. php
C'è ancora qualcosa che non sia suo suo?
14mila sportelli di Poste Italiane Spa farebbero gola a qualsiasi banca, ma, se si eccettua un tentativo fatto da Deutsche Bank nel 2001, finora nessun istituto di credito era stato capace di metterci le mani. L'impresa è ora riuscita alla Mediolanum. Essendo una banca online, Mediolanum è sempre stata priva di sportelli mentre ora, grazie all'accordo con Bancoposta, i suoi clienti potranno domiciliare i loro bonifici nella capillare rete di Bancoposta e la banca di Silvio Berlusconi e del suo socio Ennio Doris si trasformerà, da banca virtuale, nell'azienda con maggiore copertura territoriale. (...) Va considerato, fra l'altro, che il costo di un impiegato postale è circa la metà di quello di uno sportellista bancario con mansioni analoghe. L'unico dettaglio che stona è che Mediolanum è una banca di proprietà del premier e che il ministero delle comunicazioni è l'autorità regolatrice dell'attività di Poste Spa, un'impresa a totale partecipazione pubblica. (...) L'intera operazione, secondo un'interrogazione del ds Giorgio Panattoni, è stata pilotata da Massimo Sarmi, vicino ad An, e dal ministro Maurizio Gasparri, e rientra in una strisciante privatizzazione di Poste Spa che verrà quotata in Borsa.
Alleghiamo l’interrogazione parlamentare dell’onorevole Panattoni
Allegato B
Seduta n. 403 del 17/12/2003
www.camera.it/_dati/leg14/lav ori/stenografici/sed403/bt07.htm
COMUNI CAZIONI
Interrogazione a risposta in Commissione:
PANATTONI. - Al Ministro delle comunicazioni. - Per conoscere - premesso che:
Poste italiane spa ha sviluppato una attività finanziaria molto estesa, utilizzando la presenza capillare in tutti i comuni d'Italia con i suoi più di 12.000 sportelli;
la collaborazione con il sistema bancario italiano è stata in passato di difficile realizzazione, in quanto le banche hanno sempre visto Poste italiane come un forte competitore;
da circolari interne destinate alla rete si avrebbe notizia che Poste italiane abbia stipulato un accordo con la banca Mediolanum, di proprietà del Presidente del Consiglio, per consentire la domiciliazione di bonifici bancari di tale banca presso gli sportelli postali in tutto il territorio nazionale, inaugurando così una collaborazione che risulta essere l'unica del genere sino ad ora realizzata;
la banca Mediolanum, priva di propri sportelli, si troverebbe quindi improvvisamente dotata di più di 12.000 sportelli distribuiti su tutto il territorio nazionale, diventando la banca italiana di gran lunga con la maggiore copertura territoriale;
è evidente la rilevanza di questo accordo tra Poste italiane, società a totale capitale pubblico, e banca Mediolanum, società privata appartenente al capo del governo, configurando così una potenziale situazione di privilegio -:
se quanto detto in premessa relativamente all'accordo corrisponda al vero e se l'accordo costituisce un primo passo verso una collaborazione più allargata tra poste italiane e banca Mediolanum e se non ritiene che una materia di questa natura, che ha come oggetto gli interessi della azienda pubblica e della azienda del Capo del Governo non debba essere preliminarmente verificata sul piano della opportunità per una potenziale concorrenza di interessi.
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