Snack: si ma... Il termine snack deriva dall'inglese e significa "spuntino leggero e veloce consumato al di fuori dei pasti tradizionali". Così, quando ci morde la fame e ci va di fare un pausa, apriamo il frigo, e mangiamo la prima cosa che troviamo. In realtà bisogna stare attenti, perché lo snack ha la funzione di soddisfare i bisogni energetici del nostro organismo, e quindi fornire zuccheri, e non quella di sostituire il pranzo vero e proprio. Ecco perché la prima regola è quella di fare dei conti "nutrizionali": lo spuntino deve avere un apporto calorico pari al 10% delle energie necessarie in una giornata. Quindi, rispettando il nostro paniere calorico giornaliero, andremo ad inserire nel menu anche lo snack agli altri alimenti. Per esempio, snack snelli o magri ci consentiranno di mangiare più elaborato a pranzo o a cena, mentre snack grassi dovranno essere bilanciati a cene e pranzi leggeri. Ecco 8 regole per uno snack mirato e salutista:
1. Non aggingere lo snack al pranzo o alla cena, ma ricorri allo snack solo a colazione come spuntino di metà mattina o come merenda.
2. Privilegia gli snack a minor apporto energetico.
3. Controlla il valore dei grassi indicato sull'etichetta, perché se è superiore ai nove grammi non consumarne più di uno al giorno.
4. Attenzione anche ai grassi saturi apportati da burro, panna o strutto in quanto sono nemici del cuore. La loro somma non dovrebbe essere superiore ai 4-5 grammi.
5. Lo snack di regola va consumato se passano almeno 4 ore dai pasti principali.
6. Non superare i due spuntini al giorno, e se senti l'esigenza di farne di più assicurati che i pasti siano abbastanza consistenti.
7. Mangia a piccoli bocconi e mastica bene per farli assimilare meglio dall'organismo.
8. Cerca di variare lo snack, privilegiando magari quelli ricchi di calcio o ferro, come yogurt e frutta fresca.
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